Rocca e Museo della Resistenza di Montefiorino
Il Comando partigiano
Il 18 giugno 1944, i partigiani di Armando (Mario Ricci) occupano la Rocca, dando inizio alla Zona Libera di Montefiorino, una delle esperienze più importanti a livello nazionale. Per la prima volta dopo vent’anni di dittatura le popolazioni dei sette comuni (Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Polinago e Prignano nel modenese, Ligonchio, Toano e Villa Minozzo nel reggiano) possono eleggere i loro rappresentanti nell’amministrazione, anche se a votare sono solo i capifamiglia; in più lo stesso territorio viene scelto dalle missioni alleate quale base per portare attacchi ai convogli di rifornimenti transitanti lungo la statale 12 dell’Abetone e la 63 del passo del Cerreto. Il 30 luglio 1944 inizia l’attacco tedesco, che, dopo due giorni di combattimenti, mette fine alla Zona Libera, vanificando l’arrivo di un battaglione di paracadutisti italiani, previsto per il 2 agosto. L’azione tedesca coglie di sorpresa i partigiani, i quali, nonostante le oggettive difficoltà di comunicazione tra i vari reparti, riescono a sganciarsi, chi verso il reggiano, chi verso la Toscana, chi verso la via Giardini. Montefiorino, compresa la Rocca, viene data alle fiamme.
Dopo aver parlato che durante l’attacco tedesco gli alleati avevano fatto saltare i depositi delle armi, Armando spiega che loro le armi se l’erano tenute:
Armando [Mario Ricci]