Centro culturale “Arrigo Benedetti”

I partigiani reggiani

Villa Minozzo (Re) | 44.36518 E - 10.46740 N |

Alla fine di maggio del 1944, Villa Minozzo, già sede del presidio della Gnr, viene occupata dai partigiani. A giugno viene proclamata la Zona libera e le formazioni reggiane e modenesi si unificano sotto il Comando unico di Armando. Villa Minozzo diventa la sede reggiana del Comando partigiano, sotto la guida di Riccardo Cocconi, “Miro” (comandante) e di Didimo Ferrari, “Eros” (commissario). Una Commissione comunale avvia anche i preparativi per l’elezione del sindaco.

La Zona libera viene scompaginata dal rastrellamento tedesco di inizio agosto e Villa Minozzo, come altri centri principali, viene incendiata. Già in settembre, però, le forze partigiane reggiane si riorganizzano: viene ricostituito il Comando unico zona montana, con Augusto Berti “Monti” come comandante ed “Eros” ancora come commissario; viene inoltre introdotto un organo politico sovralocale, il Cln zona montagna.

Nei locali dell’antica Rocca, sede del Centro Culturale Polivalente “Arrigo Benedetti”, si può visitare il Museo del Maggio. In piazza della Pace sono collocati il monumento ai caduti di tutte le guerre e una lapide dedicata a Enrico Zambonini, antifascista anarchico, ucciso dai fascisti nel gennaio del ’44.

Indirizzo

Piazza della Pace, 1, 42030 Villa Minozzo, (Re)

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